...a Papà

Mi rifletto nel tuo sguardo e t'accarezzo l'anima mio pittore,
o Padre, o mia robusta roccia, sei la speranza e la via infinita di un figlio
che non si sentirà mai abbastanza grande finchè ci sarai.
Ho bevuto il sidro che sgorgava dalle tue vene e ne ho assaporato l'arte, la vita,
la dura vita, l'amore di un padre verso il figlio che come ogni pecora,
s'allontana dal gregge smarrita, Dio solo sa,
quanto ogni giorno io ti ringrazi di avermi fatto così come sono oggi.
 Se la ressa ama Angelo, ama te, ama Patrizia,
 l'albero che innestatosi ha creato tre frutti insoliti e
 che mai nessuno riuscirà a portarvi via,
noi siamo il frutto del vostro amore, e v'ameremo finchè vi sarà vita.

Angelo Farese

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